Le Pagellazze di Cesena-Vicenza

Pubblicato: 9 aprile 2016 in A.C. Cesena
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GOMIS 5,5 Continua il periodo ‘ni’ per l’estremo bianconero. Sul gol non trova il pallone in uscita bassa, commette una manciata di indecisioni in lettura di traiettoria e sbagliando un sanguinoso rilancio nel finale. A suo discarico una leggerissima deviazione sul bolide di Galano all’87′ finito poi sul palo: la sensazione è quella che debba ancora ritrovare la serenità. ASSOLUZIONE A METÀ
PERICO 6 Partita molto più ordinata e pulita rispetto quella di Bari: con l’ingresso di Ciano sa di avere le spalle coperte e azzarda più spesso la discesa in avanti. Avrebbe anche la possibilità di trovare la rete, ma il nostro è altruista e preferisce sempre il cross alla conclusione e la sponda alle incornate. CALMO E TRANQUILLO
CALDARA 5,5 Grave la disattenzione sul gol, sopratutto per il fatto che la rete porti il nome del ‘suo’ attaccante. Impressionante quanto riesca sempre a seguire il piano gara a livello tattico, trovando anticipi e chiusure quasi a memoria. L’accoppiata con Capelli, che detiene la leadership della retroguardia, è quella che garantisce maggior completezza: i due si aiutano e si capiscono. PERDONABILE.
CAPELLI 6 Oggi aveva clienti spinosi ed è stato costretto a tirar fuori tutto il suo mestiere per sopperire alla freschezza e alla gamba di Galano e Giacomelli. Qualche colpo basso, tanto mestiere e il giallo speso al momento giusto, quando l’avversario lo aveva saltato secco. Il Ban Ki-moon di Romagna oggi preferisce non rischiare il rosso, protestando con moderazione e comandando i suoi anche durante i battibecchi. Non è il massimo, ma per oggi va bene così. NAZIONI UNITE
RENZETTI 6,5 Scontato il turno di squalifica riprende esattamente da dove aveva lasciato: manca il cross decisivo negli ultimi venti minuti, ma non può essere sempre domenica.Vita lo provoca più volte, lui porge l’altra guancia.  CRISTO
KESSIE 5 Il gattone ivoriano non riesce ad uscire dalle tenebre offrendo una partita qualitativamente ben lontana dai suoi standard. Il motore non lo spegne mai ma se prima l’alimentazione era una benzina raffinatissima ora sembra che si sia passati ad un kerosene grezzo. Semplice stanchezza o problemi di altra natura? Il ‘contrastometro’ segna a fianco il suo nome un saldo negativo e non c’è manifesto più chiaro di questo sui problemi che lo affliggono. DOVE SEI FINITO?
CASCIONE 6 L’impostazione rimane qualcosa al di fuori delle sue corde per buona parte del match. Spesso e volentieri rimane schiacciato sulla linea dei difensori, finendo per francobollare prima Ebagua e poi Raicevic: opera preziosissima in distruzione di gioco avversario ma questo ormai per lui è assoluta routine. DIFENSORE AGGIUNTO
KONE 5,5 Nel primo tempo è uno dei pochi a tenere la barra dritta, tappando come può le falle della mediana bianconera. Secondo tempo condito da diversi errori – anche banali – che lo portano ad essere sacrificato da Drago ben prima del cambio. L’imperativo è concludere la stagione con quella continuità di rendimento che per ora è sempre mancata, perché poi ai play off… ON-OFF (Dall’84′ SEVERINI SV)
GARRITANO 5 Nei primi minuti sembra quasi che possa essere finalmente la giornata della svolta grazie alle buone combinazioni con Rosseti. Con l’avanzare del cronometro si capisce invece che la musica non cambia rispetto alle settimane scorse: tanto fiato ma una concretezza dannatamente bassa. Urge ritrovarlo per la volata finale. PUÒ ACCOMPAGNARE SOLO (Dal 46′ CIANO 7 Gli bastano quattro minuti per per scaldare il piedino: prima punizione al bacio e poi assist rabbioso per Rosseti. Sfiora anche il gol personale con un tiro da fuori ma sarebbe stato davvero troppo per un solo tempo dopo una brutta influenza. ALTRA CATEGORIA)
ROSSETI 6 Primo tempo in ombra anche a causa dell’abitudine della squadra di rifugiarsi nei lanci lunghi durante le apnee, chiedendo all’ex Siena di inventarsi Djuric: impresa francamente difficilotta. Grande sacrificio in pressing sui terzini avversari nel primo tempo, portandolo a tanto così dal doppio giallo. Incrocia bene nell’azione del gol, mostrando come riesca ad intendersi bene con tutti i compagni di reparto. Da ora in poi sarà chiamato al compito più difficile di tutti in quest’annata: la continuità. SCALDA I MOTORI RAGAZZO
RAGUSA 5,5 Sicuri sicuri che preferisca giocare terzino? No perché a vederlo in campo sembra che prediliga la copertura all’attacco degli spazi. La mancanza di lucidità sotto rete ne è la ovvia conseguenza. Drago non ne può fare a meno, trovando in lui il vero equilibratore della porzione sinistra del campo. Comprensibile il calo di condizione nel finale, il febbrone di Pasqua pare averlo davvero debilitato. COMUNQUE IRRINUNCIABILE
sportinromagna
DRAGO 5,5 Non è insufficienza piena perché ha dovuto affrontare una gara praticamente senza cambi. Non lo è neppure per il fatto che la reazione c’è stata: tardiva, ma c’è stata. Non lo è anche perché il rientro da Bari martedì ha portato via un giorno di lavoro. Insomma, non merita di essere bastonato, ma rimangono i difetti di una squadra cronicamente incapace di compiere il passo della svolta, di aprire un mini ciclo di vittorie consecutive. Si rimane nell’incertezza, soprattutto con le squadre nella seconda metà di classifica: e ora sotto con le prove della verità con Pescara e Crotone… VORREI MA NON POSSO
AC CESENA 5,5 Gli uomini chiave, quelli che dovevano risolverla, erano a mezzo servizio. La retroguardia ha barcollato, e pure parecchio, ma alla fine ha tenuto. I problemi come al solito sono in mezzo. La stella polare Sensi è fuori, Cascione fa quel che può e i due ivoriani non convincono: la ricetta per un bel piattone di difficoltà è servita. Drago nel dopo gara ha assicurato che non si tratta di un calo di condizione fisica, solo stanchezza temporanea per i tanti impegni e trasferimenti. Per il momento bisogna credergli, sperando che ulteriore infortuni non minimo ancor più un gruppo già decimato. FORZA E CORAGGIO

© Marco Manuzzi

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