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GOMIS 7 In avvio moltiplica i pani e le parate su Acosty e Olivera, poi respinge una parabola di Dumitru prima degli spogliatoi. Prima che l’acqua nella borraccia muti in Velletri doc si lascia scappare il pallone e fa la sua prima cappella stagionale: evitiamo di crocifiggerlo, perché senza di lui sarebbe stato un Calvario. BLACK JESUS
PERICO 6,5 Della retroguardia è quello che regge più l’urto pontino e non cede mai, anzi arrivando spesso a sostenere anche l’azione di Ciano e rimanendo un fattore di rischio nelle aree avversarie sui calci piazzati. SOLIDO (Dal 72′ SUCCI 6 Non riesce a spostare gli equilibri di un solo decimo di metro, nonostante la buona volontà e la seria intenzione di manovrare. Nell’assalto finale però si esalta. TARDIVO)
CAPELLI 5 Non è tanto per il fallo al limite dell’area nel finale, dato che non è nemmeno colpa sua, ma non azzecca un solo fuorigioco e non segue una diagonale che sia una: non possono bastare due punte mobili che partono da lontano per fargli saltare gli schemi e intimidirlo. EMOZIONALE
CALDARA 5 “Si addormenta ogni volta che l’arbitro fischia, come se fosse una sveglia al contrario: su Ferrari al 55′ è colpevolmente in ritardo. Forse è ora di pensare ad un avvicendamento con Lucchini per farlo rifiatare”. Sì, era la pagella di sabato scorso: solo per far capire che se non si rifiata quando si è in calo, si finisce con la lingua per terra: come oggi. CAMBIO
RENZETTI 6 Grandissime diagonali difensive con recuperi commoventi che semplificano la vita, ma non c’è spirito propositivo e i suoi cross, vincenti nelle ultime uscite, non si vedono. La squadra lo capisce troppo tardi e solo nell’ultimo quarto d’ora costruisce azioni per sfruttarlo. IMMOBILIZZATO
KESSIÉ 5 Con la sua voglia di portar su il pallone trasforma il modulo, ma in questo senso crea sempre inferiorità ai compagni contro una linea pontina spesso a cinque: se in cambio desse pericolosità non ci sarebbero problemi, ma purtroppo è spuntato, nonostante un buon fraseggio con Ciano. In tutto questo non riesce a tenere nemmeno una volta Costy. TURBOLENTO
SENSI 6,5 Olivera e Dumitru sono dei martelli pneumatici e riescono a saltarlo, ma in un solo tempo il ‘Mago’ fa sparire quattro palloni in fase di rottura che riappaiono ai piedi di Kessié o di Ciano e, soprattutto, subisce sette falli senza perdere mai il pallone: difficile dare le colpe a lui se il Latina sia sempre in bocca a Gomis. Nella ripresa si aprono gli spazi, ma la marcatura a uomo costante lo costringe a soluzioni prevedibili e, quindi, a far anticipare i compagni: sostenuto da Cascione torna su alti livelli. DIFFERENZA
KONÉ 5 Con il 4-3-3 vive la sindrome di Cascione, non riuscendo a trovare spazi e palloni da giocare, letteralmente inciampando in due occasioni su Sensi. Non dà punti di riferimento alla difesa e i tempi saltano, permettendo ai pontini di muoversi sul filo del fuorigioco e più volte nelle diagonali offensive porta l’uomo sul portatore di palla. SPAESATO (Dal 67′ CASCIONE 6,5 Altra roba rispetto a Koné, dato che siamo un pochino più vicini al ruolo naturale… Detta bene i tempi, supporta perfettamente Sensi e riesce ad alzare il baricentro della squadra. PREZIOSO)
CIANO 5,5 Ci sta che non sia sempre quello che svolta la partita. Ci sta pure che ogni tanto possa incappare in una giornata no, magari per stanchezza. Ci sta dunque che gli si possa imputare un po’ di superficialità nel trattare il pallone in alcune occasioni e poca cattiveria: peccato perché si sono visti bei fraseggi con Kessié. GIORNATA NO
GARRITANO 6,5 È quello che si propone di più, che costruisce di più, che sguscia tra le linee pontine manco fosse cosparso di vasella. Ma è anche quello che consuma di più e che viene richiamato prima ai box: benissimo l’intesa con Djuric. INCURSORE (Dal 62′ RAGUSA 6 Ci mette un quarto d’ora a carburare, ma quando lo fa inizia a macinare, purtroppo senza fortuna: per sua natura non è un giocatore che possa cambiare passo al match in corso d’opera. DIESEL)
DJURIC 6 Il primo pallone basso che riceve se lo va a prendere sul fallo laterale destro che già è trascorso un quarto d’ora, mentre riesce sempre a mettere a terra le proposte di Garritano. Riesce anche a far salire la strada, colmando il gap costante con la mediana, ma alla lunga non è più un elemento di disturbo e si incapponisce per fare la differenza, limitando Ciano bloccato nel traffico dei cambi sbilanciati. AUTOVELOX

DRAGO 5 Costantemente in inferiorità numerica a centrocampo anche quando butta dentro Cascione, si manifesta il grande limite della sua dipendenza dall’assetto della mediana per trovare un vero gioco: ha un playmaker, prova a farne giocare tre, e nessuno di loro finisce per portar palla. E questa volta non bastano i soliti tre cambi per raddrizzare la gara: perde una grande occasione e non riesce a difendere un punto comunque intelligente. IL PECCATO ORIGINALE
AC CESENA 5,5 Sconfitta in casa di una squadra fino alla scorsa settimana distrutta, giocando a tratti un buon calcio ma inefficace, perché non va a puntare sugli uomini che in questo momento potrebbero fare la differenza in ogni incontro, Renzetti su tutti. NON DI SOLO KESSIÉ VIVE IL CAVALLUCCIO