Le Pagellazze di Cesena-Lanciano

Pubblicato: 31 ottobre 2015 in A.C. Cesena
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GOMIS 5,5 Continua ad avere problemi nelle uscite alte e questa volta è la squadra a salvarlo: è importante che inizi a lavorare seriamente su questo aspetto. UN SOLO DIFETTO
PERICO 7,5 È una partita molto rischiosa per un giocatore come lui, che non ha più la gamba e il fiato dei bei tempi. Viene messo sotto pressione da Mammarella quando si sposta sul lato, ma è perfettamente supportato da Capelli. Solo che, cosa inedita, ricambia anche il favore: è lui a coprire per il bergamasco quando è in uscita. Infatti al 60′ capisce tutto e sventa l’azione più pericolosa di Di Cecco ed è doppiamente determinante. UOMO SOLO AL COMANDO
CAPELLI 7 Polemico come una conferenza stampa di Marino, ostico come lo erano i marcomanni per gli antichi romani, sicuro come un papa quando si sveglia alla mattina e indice un Giubileo: solo grandi certezze dal baluardo bianconero, che ha ancora qualcosa da farsi rimproverare in fase d’anticipo. Fondamentale al 45′ per salvare il vantaggio sulla linea: chissà se fosse stato convocato per la partita di piazza della libertà… SINDACO
CALDARA 5,5 Si addormenta ogni volta che l’arbitro fischia, come se fosse una sveglia al contrario: su Ferrari al 55′ è colpevolmente in ritardo. Forse è ora di pensare ad un avvicendamento con Lucchini per farlo rifiatare. SVAGATO
RENZETTI 7 Gioca con il mirino telescopico e sceglie perfettamente i suoi cross, mettendo sempre il pallone giusto in area ed esaltando gli inserimenti degli esterni opposti, aumentando la pericolosità latente di Djuric. In fase difensiva è in costante crescita, avendo riacquisito il senso della posizione, legato poi alle sue condizioni fisiche in grande miglioramento. MIG-31
SENSI 5 Troppi, troppi palloni persi quando basterebbe ragionare. Poco affiatato con Koné in avanti, si impunta per vie centrali quando in realtà la partita si sblocca dalle fasce: tra l’imbucata e l’appoggio sceglie sempre la prima opzione, ma non ha davanti gli interpreti migliori. E quando sono in posizione si fa ingolosire: soffre ancora il lento. SCELTE SBAGLIATE (Dal 69′ CASCIONE 6,5 Svolta la partita perché, più sicuro di Sensi, dà possibilità a Kessié di alzarsi e, nel contempo, dialogando con Koné permette a Ciano di trovare qualche spazio in più. IL TREDICESIMO UOMO)
KESSIÉ 6,5 Nei primi minuti sulle gambe, pagando sicuramente lo sforzo delle tre gare in una settimana, anche considerata la grandissima prestazione contro il Como. Si concentra quindi sulla fase difensiva – efficacissima – aspettando il momento giusto per la zampata. QUINTO FABIO MASSIMO
CIANO 6,5 Certe sue reazioni lasciano perplessi, esattamente come a Perugia, ma va detto che il ragazzo cerca in continuazione di poter fare la differenza con un colpo da maestro. E quando è sulle gambe, nella seconda metà della ripresa, l’ingresso di Cascione gli permette di fare il rifinitore, propiziando il secondo gol. VERSATILE
KONÉ 5,5 Parte che sembra uno schiacciasassi, con dieci minuti di puro spettacolo, grande classe e fisicità… ma alla lunga si perde per strada, diventando una sorta di doppione avanzato di Kessié, tanto che i due si scambiano pure durante la gara: dovrebbe tirar fuori occasioni, ma in realtà è solo un appoggio. Dove farlo giocare? MISTERO
RAGUSA 6,5 Gli basta un’occasione per cambiare la partita: sgroppata saltando tre uomini e invito a Renzetti, da cui piedi nascerà poi il gol del vantaggio bianconero. Non è la sua fascia prediletta, ma riesce comunque a far vedere del suo. OVUNQUE (Dal 62′ GARRITANO 6 Alza il baricentro e subito si propone, con una voglia di fare non sempre ben dosata. VOGLIOSO)
DJURIC 6 Non serve fare gol oggi: al bosniaco basta fare un passo – non sempre quello giusto – per spaventare la retroguardia del Lanciano e permettere agli esterni di avvicinarsi all’area. Continua a girarsi quando può, evitando di farsi portare via il pallone, piuttosto cercando la porta, o servendo con l’ultimo passaggio. CRESCERE (Dall’87′ SUCCI SV)
12182891_902390186476563_6673123750883265442_oDRAGO 6,5 Si parte dalla nota dolente: il posizionamento di Koné… ancora una volta l’avere a disposizione una caterva di interni da far convivere non gli permette di partire bene. Ma, come sempre, è in grado di sistemare la situazione e capisce perfettamente che l’avvicendamento Sensi-Cascione è la soluzione giusta. Perfettamente cosciente del patrimonio umano da gestire, perfettamente in grado di gestirlo, con la giusta umanità di chi può anche sbagliare. ALLENATORE COMPLETO
AC CESENA 8 L’avversario non è nulla di che, ma riesce comunque a prendere in mano la partita, sfruttando la stanchezza generale in alcune occasioni: la testa non molla. Non scatta la paura del colpo grosso, della responsabilità di essere lì davanti. Risultato tondo, senza sbandate. Questa volta non è lato B, non è casualità… La difesa e il centrocampo più forti della serie B – sulla carta –, una panchina lunga e competitiva e un allenatore con una mentalità vincente: il primo posto è meritato. SALUTATE LA CAPOLISTA

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